Apricale Hotel - Guida Turistica

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.: APRICALE HOTEL
 Apricale è un comune di 579 abitanti della provincia di Imperia. Il comune fa parte della Comunità Montana Intemelia. Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Il Borgo medioevale di Apricale (607 ab. / 291 mt. s.l.m.) è situato nell'entroterra di Bordighera e Ventimiglia, a 13 Km dal litorale. La sua felice posizione è all'origine del nome, che deriva da apricus, esposto al sole, ma la principale caratteristica del paese, che ha incantato nel tempo i suoi visitatori, è lo scenografico aspetto dell'abitato, una sinuosa cascata di antiche case di pietra allungate sulla dorsale di un erto pendio dominato dall'altura del Castello.
  Questa straordinario colpo d'occhio, unico nel pur ricco campionario dei "Villaggi di pietra" della Liguria intemelia (cioè abitata prima degli antichi Romani dalle tribù degli Intemelii), è stato celebrato da poeti e scrittori e dipinto da pittori di fama, che hanno contribuito a fare di Apricale un borgo particolarmente frequentato e amato dagli artisti. Il paese conserva intatta la struttura urbanistica e l'atmosfera medievale, con il nucleo originario alto sul colle, dove sono ubicati il Castello, la chiesa parrocchiale e le case disposte a gironi concentrici, e due quartieri che dall'armoniosa piazza centrale si riversano sugli opposti versanti del colle, rispettivamente all'abrìgu e all'ubàgu, cioè a sud e a nord. Un dedalo di carugi, gli stretti vicoli che cingono l'altura e si frammentano su più livelli, collegati da ripidissime scalinate e passaggi coperti, forma il tessuto viario immutato da un millennio, su cui si affacciano alte case di pietra spesso unite fra loro da archi. È il mondo di ieri impenetrabile e riservato, oggi finalmente aperto al visitatore che vi potrà trovare alloggio, ristoro e botteghe d'arte, tornate a rivivere con gran gioia dei turisti.
  Tutt'intorno, l'abbraccio di una campagna che dalle fasce, i terrazzamenti sostenuti da muretti a secco che nei secoli hanno strappato alla montagna preziosi fazzoletti pianeggianti di terra da coltivare, manda i riflessi argentei degli uliveti e il verde cupo delle altre colture fino alle masse più dense dei castagni e dei pini dei boschi sui rilievi più elevati.
Storia:
  L'origine del borgo sembra risalire all'età del bronzo, grazie ai ritrovamenti di tumoli sepolcrali in località Pian del Re (nel dialetto locale Cian deu Re). Ufficialmente il borgo venne fondato intorno al X secolo dai conti provenienti da Ventimiglia, passando poi nel 1276 ai Doria, signori di Dolceacqua. Nel 1267 compaiono i primi Statuti, uno dei più antichi della Liguria, legati all'indipendenza per la costituzione in libero comune. Nel 1573 la famiglia Grimaldi di Monaco distruggono il castello precedentemente eretto dai Doria, scatenando lotte e guerre interne. Subì l'invasione francese di Napoleone Bonaparte e l'inglobamento nel Regno di Sardegna e nel Regno d'Italia poi.